Soffitto di Santa Maria in Trastevere

Tra i capolavori conservati in Santa Maria in Trastevere meno osservati è da annoverare sicuramente lo splendido olio su rame del Domenichino inserito al centro del soffitto ligneo della navata centrale, soffitto progettato e disegnato dallo stesso artista e messo in opera nel 1617. Il dipinto, splendido nei colori, si caratterizza per l’ardito scorcio prospettico che richiama, spostando il punto di vista ancora più in basso, l’Assunzione di Annibale Carracci, suo maestro, e l’Assunzione di Santa Cecilia da lui stesso realizzata ad affresco in San Luigi dei Francesi pochi anni prima.

Il soffitto invece è da lodare per un’ingegnosa ripartizione che fa emergere croci e stelle. Il Passeri nella Vita di Domenichino infatti scriveva

egli col suo disegno lo condusse al fine; e perché nell’arme de’signori Aldobrandini si veggono sei stelle, ha fatto tutto il ripartimento angolare, in modo che vien sempre a formarsi o una stella intiera o pure la metà di essa

Questo gioco di forme pure che emergono magicamente dal disegno avrà il massimo risultato nel soffitto della chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane progettato da Borromini.

Testo a cura del professor Tommaso Evangelista.

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