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architettura

Soffitto di Santa Maria in Trastevere

Tra i capolavori conservati in Santa Maria in Trastevere meno osservati è da annoverare sicuramente lo splendido olio su rame del Domenichino inserito al centro del soffitto ligneo della navata centrale, soffitto progettato e disegnato dallo stesso artista e messo in opera nel 1617. Il dipinto, splendido nei colori, si caratterizza per l’ardito scorcio prospettico che richiama, spostando il punto di vista ancora più in basso, l’Assunzione di Annibale Carracci, suo maestro, e l’Assunzione di Santa Cecilia da lui stesso realizzata ad affresco in San Luigi dei Francesi pochi anni prima.

Il soffitto invece è da lodare per un’ingegnosa ripartizione che fa emergere croci e stelle. Il Passeri nella Vita di Domenichino infatti scriveva

egli col suo disegno lo condusse al fine; e perché nell’arme de’signori Aldobrandini si veggono sei stelle, ha fatto tutto il ripartimento angolare, in modo che vien sempre a formarsi o una stella intiera o pure la metà di essa

Questo gioco di forme pure che emergono magicamente dal disegno avrà il massimo risultato nel soffitto della chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane progettato da Borromini.

Testo a cura del professor Tommaso Evangelista.

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I vespri del Beato Giacomo

Seconda tappa nel paese dove ho passato i primi anni d’infanzia e dove torno sempre piacevolmente per far visita alla mia famiglia materna: Bitetto. Questa volta, complice un brevissimo soggiorno, sono riuscito a ritagliarmi, quasi per caso, una passeggiata di una mezz’oretta nei pressi del santuario del Beato Giacomo. Data la tarda ora, poco dopo il tramonto e la messa vespertina, sono riuscito ad immortalare solo l’interno della chiesa, dovendo, purtroppo, tralasciare il convento annesso.

Sin da bambino sono sempre stato affascinato dalla storia del Beato Giacomo (che potete leggere sul sito ufficiale del santuario) e dallo stato di conservazione della salma, incorrotta dal 1505, che ammiravo stupito ogni volta che venivo accompagnato da mia nonna materna lungo la via del beato fino al santuario, e poi indietro verso casa nel borgo storico, negli assolati pomeriggi estivi pugliesi, con l’odore della terra arsa dal sole che ti scalda le narici.

Ogni anno, il 27 Aprile, si festeggia il beato, in attesa che il processo di canonizzazione (ripresa nel 1986) certifichi i miracoli del frate francescano Giacomo Illirico.


Per ulteriori informazioni sul santuario, sul maestoso altare dorato e sull’imponente organo, potete consultare il dettagliato sito ufficiale.

Vetette

Bitetto (Vetette in dialetto barese), un piccolo borgo romanico nella terra degli ulivi secolari. Non avevo mai dedicato molta attenzione a queste anguste vie quando, da piccolo, le percorrevo di corsa per raggiungere il calzolaio, oppure il fruttivendolo o, più semplicemente, casa dei miei nonni materni.

Eppure di maggiori attenzioni necessiterebbe tutto il centro storico, perché pur nella sua fatiscenza odierna, si rimane sempre incantati dal labirinto di vicoli che si snoda tra edicole di santi, archi di mattone e piazzette dove si radunano le comari in preghiera o per spettegolare.

Specchia a colori

You can get to Salento for its wonderful sea or its ancient history, for its amazing nightlife or its friendly people. 
Or you can just pick a place like Specchia and taste the fragrance of the traditions and the warmth of the earth…