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Abruzzo

Il castello Piccolomini di Capestrano

Ancora in giro per l’Abruzzo, ancora sulla via per il Gran Sasso d’Italia: questa volta l’ospite delle mie foto è il Castello Piccolomini di Capestrano (AQ).

Inutile dilungarsi troppo su questo famoso castello. Sono utili solo un paio di curiosità: deve il suo nome alla famiglia Piccolomini che ha posseduto il castello prima dell’illustre famiglia dei Medici, a rimarcare l’importanze dell’influenza toscana in quest’area dell’Abruzzo. Importanza evidenziata anche dalla cura con cui il castello è stato nei secoli ristrutturato e abbellito: infatti sulla base della fortificazione medievale iniziale, della quale rimane la torre prismatica, è stata aggiunta una dimora signorile quattrocentesca, sede attuale del Comune di Capestrano e della ProLoco del paese.


Per approfondire consiglio questo piccolo documentario:

la pagina del castello su Wikipedia e un interessante articolo su Abruzzando.com.

Santa Maria di Cartignano

Oggi voglio offrirvi uno scorcio di passeggiata domenicale lungo il fiume Tirino, più precisamente a Bussi (PE)

Leggendo qua e là, si può scoprire che la chiesa di Santa Maria di Cartignano ha origini benedettine e viene nominata per la prima volta in un atto di donazione datato 1021 nel quale si fa menzione di una cella di san Benedetto, ossia una piccola chiesa di campagna (appartenente a quell’epoca ai monaci di Montecassino). Nel 1065 la cella divenne un vero monastero e attraversando i secoli, alcuni senza documentazioni che la riguardino, arriva fino alle descrizioni del 1770, epoca in cui era ancora in piedi e presentava

una struttura a tre navi, con due altari laterali, con sacrestia, con una porta grande alla parte di settentrione, con un’altra piccola all’oriente e con rendita di duecento ducati

[atto notarile del 1770].

Lo stato in cui si può osservare oggi la chiesa deriva dalla scoperta, agli inizi del Novecento, di questa chiesa, completamente sommersa dai detriti alluvionali e riportata alla luce da un laborioso intervento di recupero archeologico. L’affresco che decorava l’abside è conservato al Museo Nazionale a L’Aquila.


Per ulteriori e dettagliate informazioni, si possono leggere la scheda su Abruzzo Cultura del sito della Regione Abruzzo, su Mirabilia d’Abruzzo e su Antika.it.

Presentazione del libro “Piczum Ferratum Sacrum”

Lunedì 8 settembre 2014, nella Chiesa di San Rocco a Pizzoferrato, è stato presentata l’ultima fatica editoriale del mio caro amico e storico dell’arte Luigi Cicchitti. Il libro Piczum Ferratum Sacrum – storia degli edifici di culto di Pizzoferrato è il terzo prodotto della collaborazione tra la sua penna e il mio occhio. Un’opera di non facile realizzazione, ma che come tutte le sfide lascia maggiori soddisfazioni quando alla fine si riesce a gremire una chiesa di fedeli, curiosi e appassionati che per due ore ascoltano le fluenti parole del Vescovo di Sulmona-Valva, S.E. Mons. Angelo Spina (che ha curato anche la prefazione al libro), a sottolineare l’importanza di queste iniziative culturali per il tessuto montano dell’Abruzzo.

Sono intervenuti anche il sindaco di Pizzoferrato, dott. Palmerino Fagnilli, e don Vincenzo Di Pietro, parroco del paese, che hanno fortemente voluto la realizzazione di quest’opera, per cercare di rendere alla portata di tutti nozioni storiografiche e artistiche che finora facevano parte della memoria collettiva del paese e che adesso sono raccolte il un libro che accompagna il lettore nelle varie epoche che hanno caratterizzato lo sviluppo del borgo montano, dall’epoca romana fino al secondo dopoguerra, grazie anche all’ausilio della mia campagna fotografica che illustra i luoghi descritti nel libro.

Ecco un estratto della prefazione del Vescovo:

Con la presente pubblicazione, curata dal dott. Luigi Cicchitti, siamo di fronte ad un lavoro complesso e articolato, per di più inedito per ciò che riguarda l’analisi delle molteplici opere d’arte, che pone i presupposti per ulteriori indagini e riflessioni di carattere culturale e antropologico. […] La lettura del libro “Piczum Ferratum Sacrum”, permette di entrare in un meraviglioso scenario di notizie storiche e di descrizioni che non solo saziano la curiosità, ma portano a cogliere il valore e il significato di luoghi e di realtà ivi presenti. […] Grazie all’Autore, si aprono scenari nuovi di conoscenza su Pizzoferrato, avvalorati da una precisa e scientifica documentazione storica.


Altri riferimenti online che parlano del libro:


Gli altri libri del progetto Abruzzo delle meraviglie →

 

San Giovanni sospeso nel tempo

Una delle tante piccole meraviglie dall’Abruzzo, l’Abbazia di San Giovanni in Venere è un luogo senza tempo, sospeso tra gli ulivi che sovrastano la costa adriatica in provincia di Chieti.

Visitarla la domenica mattina appena dopo l’alba permette di sentire il profumo della brezza marina che passa attraverso gli ulivi secolari fino ad arrivare quasi a spingere il suono delle campane che annunciano l’inizio delle liturgie mattutine, richiamando alla spicciolata quei pochi fedeli che vogliono ammirare la maestosità dell’abbazia subito dopo l’alba…

Per maggiori informazioni c’è il sito www.sangiovanninvenere.it

 

BlueGrassGym

Piccolo esperimento musicale, in un uggioso pomeriggio al parco Ex caserma Di Cocco: un banjo, un mandolino, un po’ di chitarre e tanto BlueGrass. Rigorosamente acustico, live e in presa diretta!

IronMan 70.3 Italy

In occasione della prima edizione dell’IronMan Italy 70.3 ho avuto la fortuna di partecipare all’evento, non come atleta, ovviamente, ma come fotografo grazie alla dritta di alcuni amici fotografi (Alberto, Stefano, Luca e Mario), miei compagni d’avventura durante il reportage fotografico della manifestazione. Dopo essere riuscito ad avere un pass da fotografo, ho potuto bighellonare nelle aree ad accesso limitato per poter fotografare da vicino i tri-atleti, rimanendo affascinato dalla loro tensione agonistica e voglia di partecipare a questa festa, indipendentemente dall’essere professionisti o semplici appassionati di triathlon. Lo scopo del gioco, all’epoca, era quello di allenarsi nella fotografia sportiva, ambito in cui non mi ero mai cimentato prima di allora: il risultato è quello che si vede in queste foto, attraverso le quali ho provato comunque a trasmettere, col mio stile, le sensazioni degli atleti e l’aria di festa che si respirava in quel weekend molto particolare per tutta la città di Pescara, data la rilevanza internazionale dell’evento. E forse a qualcuno sono riuscito a comunicare qualcosa, se dopo qualche mese sono stato contattato dalla sede americana della XTERRA (fornitore di attrezzature ed equipaggiamenti sportivi per triatleti) per l’acquisto di una mia foto da loro utilizzata in una campagna promozionale per Daniel Fontana (il vincitore di quella edizione).

Tralasciando i rapporti, poi logoratisi, con il comitato organizzativo dell’IronMan Italia, ho avuto anche l’onore, l’anno successivo in occasione della seconda edizione dell’evento sportivo, di vedere tappezzata tutta l’area stampa con le mie foto in bianco e nero: a rimarcare, purtroppo, la differenza di come vengano presi in considerazione i diritti d’autore in Italia e all’estero. Ma questa è un’altra storia…